TERAMO – La candidatura di Berardo Rabbuffo a sindaco di Teramo è stata accolta con stupore e forti perlessità dal consigliere comunale di Ncd Marco Tancredi intervenuto per criticare duramente una scelta ritenuta “frutto di un trasformismo politco teso a trovare una collocazione”. Marco Tancredi ripercorrendo la storia politica da consigliere regionale “grazie a un posto nel listino senza aver sotenuto l’onere di un campagna elettorale” contesta a Rabuffo di non poter accusare Brucchi di immobilismo dal momento che fu vicesindaco di Gianni Chiodi, dunque di aver condiviso molti progetti che l’attuale Giunta ha portato avanti. “Berardo Rabbuffo ci dica cosa ha fatto per Teramo – si legge in una nota diffusa da Tancredi -. Proviene da una storia familiare e politica di destra ma oggi sarebbe disponibile ad un appoggio al Pd pur di avere una candidatura. Neanche a sinistra è riuscito a trovare collocazione politica e percorre l’unica strada che gli lascerebbe una seppur minima speranza di diventare consigliere comunale. Riuscire a raggiungere il quorum con una lista da presentare alle amministrative a Teramo”. “I suoi colleghi teramani, eletti nelle liste di appoggio al presidente Chiodi, si impegneranno per una riconferma dell’amministrazione regionale uscente, che tanto ha fatto per trasformare l’ Abruzzo da regione canaglia a regione virtuosa. Maggioranza che egli ha abbandonato per formare un gruppo autonomo con il simbolo Fli di Gianfranco Fini di cui tutti conosciamo l’epilogo. Berardo Rabbuffo ci dica quali progetti ha per Teramo, ritorni alla politica,invece di perdere tempo ad essere sempre sterilmente contro qualcuno”.
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